si ergono ancora impetuose nella campagna senese, raccontandoci la secolare storia dei cistercensi, che qui hanno vissuto fino al Cinquecento.
Cominceremo la nostra visita dal giardino del monastero, attraversando il sentiero che un tempo doveva essere l’ingresso al grandioso complesso. Gli ambienti superstiti dello Scriptorium e della sala capitolare ci condurranno nella maestosa chiesa abbaziale, uno scheletro di pietra imponente che desta meraviglia in chi lo visita e che ha affascinato i personaggi del passato, come il grande regista sovietico Andrej Tarkovskij che qui volle girare le scene del suo capolavoro “Nostalghia”.
A pochi passi dall’abbazia, visiteremo l’eremo di Montesiepi, una bellissima chiesa a forma circolare che custodisce la leggendaria Spada nella Roccia.
Il mito di San Galgano può però essere compreso in pieno solamente se si visita il borgo di Chiusdino, località in cui il santo cortese nacque. Il centro storico è un luogo che ha conservato intatta la struttura medievale con i suoi antichi ingressi, i vicoli e le chiese, come la Propositura dedicata a San Michele Arcangelo – e dove oggi si conserva la reliquia della testa di San Galgano – oppure la casa del santo cavaliere, dove si conserva una pietra che ricorda un evento davvero prodigioso…
La visita al Museo diocesano – il cui ingresso è compreso nel ticket che avete già acquistato all’abbazia – offre la possibilità di conoscere importanti opere d’arte provenienti dal territorio.
si ergono ancora impetuose nella campagna senese, raccontandoci la secolare storia dei cistercensi, che qui hanno vissuto fino al Cinquecento.
Cominceremo la nostra visita dal giardino del monastero, attraversando il sentiero che un tempo doveva essere l’ingresso al grandioso complesso. Gli ambienti superstiti dello Scriptorium e della sala capitolare ci condurranno nella maestosa chiesa abbaziale, uno scheletro di pietra imponente che desta meraviglia in chi lo visita e che ha affascinato i personaggi del passato, come il grande regista sovietico Andrej Tarkovskij che qui volle girare le scene del suo capolavoro “Nostalghia”.
A pochi passi dall’abbazia, visiteremo l’eremo di Montesiepi, una bellissima chiesa a forma circolare che custodisce la leggendaria Spada nella Roccia.
Il mito di San Galgano può però essere compreso in pieno solamente se si visita il borgo di Chiusdino, località in cui il santo cortese nacque. Il centro storico è un luogo che ha conservato intatta la struttura medievale con i suoi antichi ingressi, i vicoli e le chiese, come la Propositura dedicata a San Michele Arcangelo – e dove oggi si conserva la reliquia della testa di San Galgano – oppure la casa del santo cavaliere, dove si conserva una pietra che ricorda un evento davvero prodigioso…
La visita al Museo diocesano – il cui ingresso è compreso nel ticket che avete già acquistato all’abbazia – offre la possibilità di conoscere importanti opere d’arte provenienti dal territorio.
Il percorso all’abbazia di San Galgano e al borgo di Chiusduno è senza dubbio un suggestivo viaggio indietro nel tempo, sulle tracce di cavalieri, pellegrini e costruttori di cattedrali.